Nel corso del 2020 la nostra quotidianità è cambiata radicalmente. In quest’anno abbiamo vissuto un aumento esponenziale dello smart working e dell’utilizzo di strumenti per connetterci sempre di più in maniera virtuale e meno fisica.
Ma la rivoluzione c’è stata anche sull’impatto ambientale dato dal nostro “nuovo” stile di vita.
Solo nel 2020, per quanto riguarda l’Europa, è stata registrata una riduzione di emissioni di gas serra pari al 7,6%.
Le ragioni sono chiaramente collegate al cambiamento di abitudini sia lavorative sia personali: l’introduzione dello smart working, la riduzione di trasferte e viaggi d’affari e turistici hanno portato ad un calo nell’utilizzo dei mezzi di trasporto e, di conseguenza, ad un crollo nelle emissioni.
Un altro effetto positivo a livello ambientale è stato il miglioramento della qualità dell’aria.
Le concentrazioni di NO2 e PM10, gli elementi che maggiormente peggiorano la qualità dell’aria, oltre ad essere nocivi per la salute, sono calate in maniera sensibile.
Al contrario, abbiamo riscontrato un incremento sia delle performance individuali sia di team, con un notevole miglioramento della qualità della vita dei nostri collaboratori.
Per questo abbiamo deciso di confermare lo smart working a prescindere dalla situazione pandemica attuale e di favorire, al massimo delle possibilità, meeting ed incontri virtuali tramite piattaforme dedicate.
Perché se vince l’ambiente, vinciamo tutti.